1. | € 15,00 | EAN-13: 9788890516474 Rutilio Sermonti Tragicommedia in tre atti e prologo
Edizione: | Di Felice Editore, 2011 | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 10-15 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 15,00 | Descrizione | È un romanzo molto italiano che si legge tutto di un fiato, quello che ci propone Rutilio Sermonti. Lo è nei nomi, nei richiami culturali e nei tratti di umanità che ci descrive liberamente, senza pregiudizi omologati e con la saggezza esperita tra tante vicende esistenziali in cui le scorie della quotidianità non hanno mai inciso nella sua visione dellesistenza compenetrata intimamente con larmonia del Cosmo.
Sulle rive dellampio golfo del Tirreno, nelle ordinarie disfunzioni partenopee, tanto ordinarie da sembrare naturali con gli effetti limitanti del progresso consumistico, Napoli continua ad incarnare la sua predisposizione a scalo commerciale impressale dagli antichi Greci.
Parte ormai della italica repubblicuccia a sovranità limitata, gli abitanti della città millenaria vivono delle loro attività in parte lecite, ma anche di quelle assimilate quasi con rassegnazione per la loro inevitabilità e irremovibilità, divenute luogo di esercizio dellarte più riuscita dei figli e ndrocchia.
Le strade tortuose, sovraccaricate dal traffico e dalla sosta di autovetture, diventano quotidiana palestra di tormento per i napoletani che vi transitano, arricchito da insulti, scontri e affanni.Ma alle tre di notte di luglio, in una estate ancora non troppo inoltrata, la via che scende dal Vomero verso Piedigrotta, appariva deserta al passaggio di una Mercedes bianca. E comincia il prologo.
Napoli fa da sfondo alle vicende del romanzo, che per diversi tratti invece ci trasporta nella cittadina Travemünde nella Germania del Nord, e crea contrasto con il suo disporsi ordinato, con la sua logica
funzionalità e la sua efficienza con laltro angolo dEuropa, calato nel disordine ammucchiato. È nel freddo nord europeo dove lammirata prorompente bellezza femminile mediterranea di due giovani sorelle, ignare della lingua tedesca da un lato, ma anche di tutte le altre ad eccezione dellitaliano, cattura lattenzione di un giovane avvocato che inizialmente le aiuta allo sportello dellufficio turistico proponendosi come interprete.
Le urla, di una delle due giovani, per lo sgomento, lo smarrimento e lorrore alla vista del corpo senza vita del marito della maggiore, trovato ammazzato con una coltellata, allinterno della sua Volvo, nella piazzola stradale in cui le attendeva, svelano un omicidio apparentemente insensato. Il soccorso del brillante avvocato continuerà allora a sostenere le due sprovvedute giovani italiane nellallucinante situazione creatasi, nellinchiesta della polizia tedesca, e poi della magistratura inquirente, estendendosi poi anche nelle indagini italiane.
Ritrovatisi i tre in Italia, ormai grandi amici, ad essi si aggiungono numerosi personaggi, ognuno, a suo modo, protagonista, sia che appartenga alla funzione giudiziaria, sia alla malavita, sia alle amicizie sempre più care e strette, come il capitano Cuomo dei Carabinieri, il giovane avvocato Luigi e la caleidoscopica figura del pittore Bruno.
Lintensa passione di Bruno verso la vedova Alessi, dapprima convince il commissario Di Palmi della sua colpevolezza nel delitto di Travemünde, tanto da procedere al suo arresto, ma lemergere degli aspetti sconosciuti della vita parallela del morto restituiranno la libertà al recluso e concorreranno pericolosamente, per gli investigatori non ufficiali, a ricostruirne i contatti e le relazioni malavitose.
Sì. Ci sono tutti i tipi italici in questa narrazione che cattura fino alla fine: quelli di cui andare fieri e quelli meno edificanti, quelli più consapevoli e quelli più sprovveduti, quelli che sanno distinguere le
cose serie, dal potere e dal denaro spremuto dalla sopraffazione degli altri.Ma un uomo apparentemente modesto, incurante del suo aspetto, ricco di raffinata cultura e conoscenza dellanimo umano, fuori dagli schemi, ma decisamente affascinante, come il pittore riesce a fare giustizia in modo sicuramente esplosivo e placare lodio per gli infami assassini.
Ma è al termine del romanzo che lAutore si fa Maestro donando con pochi tocchi e lungi da ogni pedanteria una lezione magistrale che arriva allessenza profonda dellessere.Al lettore offre pensiero, consegna vissuti, insegna che la vita è un tratto di esistenza, la cui durata assegnata in sorte assuma laspetto di una grande tragicommedia per le positività e negatività che trascina, per il serio e per il faceto che inestricabilmente vi si mescolano. Vi sono cose che sono eterne solo per un certo tempo, ma ci sono anche cose più forti del tempo, riferimenti che travalicano lumano contingente, per i quali lUomo è ponte per il futuro.
LAutore indica la via duscita dalle prove terribili, come quelle del dolore profondo davanti alla morte, quando generano momenti in cui vacillano tutte le certezze. Dopo qualche tempo lUomo, cerca le risorse dentro se stesso, quindi riflette, medita e rielabora, riesce a non farsi sommergere dalla vita con il sapersi ritrovare nei cicli e nei ritmi della Natura; riannoda il filo invisibile che lo collega verso leternità, solleva il suo sguardo, attiva la sua capacità di resistenza e di ripresa e rende più forte il suo essere divino.
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